Il 19 aprile, a Viterbo, si è tenuto un importante incontro che ha visto la partecipazione di 60 sindaci, delle organizzazioni sindacali e dell’assessore alla Regione Lazio, Giuseppe Schiboni. Durante l’incontro, sono state illustrate le nuove linee guida per il dimensionamento scolastico previste per l'anno 2025/2026. Tuttavia, nonostante l'importanza del tema, si è persa un’altra occasione per affrontare in modo costruttivo una questione tanto cruciale.
Come FLC CGIL, abbiamo ribadito la nostra ferma “contrarietà” a un disegno di legge che continua a indebolire il sistema scolastico, già gravemente sofferente. Questo processo di dimensionamento, che ci viene presentato come una razionalizzazione e un'opportunità per rivedere l'assetto scolastico, in realtà non è altro che l'ennesima politica di tagli, mascherata da riorganizzazione.
La riduzione dell’offerta formativa, già povera in molte aree, e il conseguente depauperamento delle comunità comunali e delle possibilità di crescita per i nostri studenti, sono effetti che non possiamo accettare. Ci opponiamo fermamente a una visione che vede la scuola come un costo da ridurre e non come un investimento strategico per il futuro del nostro Paese.
L'incontro avrebbe potuto rappresentare un'occasione importante per rivedere davvero il sistema scolastico in una prospettiva di miglioramento. Invece, si è rivelato l'ennesimo esempio di come, sotto la retorica della razionalizzazione, si nascondano tagli che penalizzano ulteriormente le realtà locali.
Continueremo a lottare contro questo tipo di politiche, perché la scuola è un diritto fondamentale che deve essere potenziato, non ridimensionato.