Accogliamo con grande soddisfazione la sentenza del Consiglio di Stato che respinge l’istanza della Regione Lazio e blocca otto accorpamenti scolastici previsti per l’anno 2025/2026.
La FLC CGIL è stata la sola organizzazione a denunciare con forza, in tutte le sedi istituzionali, l’ingiustizia di questa legge: una norma che non tutela la scuola, ma risponde solo a logiche di risparmio economico, scaricando i costi sulle spalle delle studentesse e degli studenti.
Il dimensionamento scolastico impoverisce i territori, priva di servizi soprattutto le province e i piccoli comuni, e mette a rischio il diritto all’istruzione.
Questa sentenza rappresenta un atto di giustizia e un riconoscimento del valore della scuola pubblica come bene comune e presidio culturale per il Paese.
La FLC CGIL continuerà a battersi, come ha fatto a Viterbo e in tutto il Lazio, in ogni sede possibile per difendere la scuola pubblica e garantire pari diritti educativi a tutte e a tutti.